PAX CHRISTI

PUNTO PACE BOLOGNA

 

 

| Home | Che cos'è Pax Christi | Chi siamo | don Tonino Bello | Monte Sole | Attività | Appelli/Campagne | Agenda pace | I Link |

 

IN QUESTO NUMERO

Anche se non si è parlato di noi... abbiamo continuato a «lavorare»...

Chiesa, tra guerra giusta e Vangelo: il tempo della scelta

"Vi lascio la pace, vi do la mia pace, non come la dà il mondo, io la do a voi" (Gv 14;27)

Disarmiamo i territori

Export d'armi 2006. Record d'affari in vent'anni

«Parrocchia disarmata» Parrocchia, sai dove sono i tuoi soldi?

«Osare la Pace per Fede» A Milano l'ecumenismo è dei giovani

Per non dimenticare Romero

I prossimi appuntamenti e altro...

 

 

MAGGIO 2007

CATTOLICI IN PRIMA FILA A VICENZA

Non molti i simboli delle associazioni e le bandiere d'appartenenza, ma un mare di presenze mescolate tra gli oltre 100 mila manifestanti del popolo pacifista. È stata significativa la partecipazione dei cattolici e delle comunità cristiane all'imponente e pacifico corteo antibase Usa del 17 febbraio scorso a Vicenza. In prima ma, oltre all'associazionismo cattolico (Beati i costruttori di pace, Pax Christi, Comuni­tà Papa Giovanni XXIII di don Benzi e scout dell'Agesci), hanno marciato per dire no alla Dal Molin centinaia di famiglie, gruppi di preghiera, membri di comunità parrocchiali vicentine, sacerdoti e religiose. La risposta così massiccia della base della Chiesa vicentina all'appello dei comitati organizzatori della manifestazione non deve però sorprendere: è il frutto di un cammino di riflessione avviato da mesi in tante comunità locali.

A promuovere il confronto in diocesi (il vescovo di Vicenza, monsignor Cesare Nosiglia, ha sempre mantenuto sulla questione una linea di neutralità) è stato un documento della Pastorale del lavoro diocesana, alcuni sacerdoti e l'attivismo del gruppo "Famiglie per la pace", l'associazione che raccoglie ex obiettori della Caritas della provincia di Vicenza, la quale ha firmato una «lettera aperta» ai cristiani della diocesi che invierà a tutte le parrocchie con l'invito a discuterne nei consigli pastorali.

 La "questione Dal Molin", che impegna la comunità cristiana a prendere posizione, non mi pare isolata rispetto all'impegno profuso negli anni scorsi, duranti i quali, in diversi modi, ci siamo mossi contro gli eserciti, contro gli armamenti e contro le guerre, - commenta don Maurizio Mazzetto, sacerdote vicentino di Pax Christi.-  “Mi sembra questo il nodo principale, prima e oltre quello dei vari impatti, lavorativo, ambientale, viario. Mi aspetto, ora, una bella presa di posizione dei cristiani, obiettori di coscienza per scelta: obiettori agli eserciti, obiettori alla produzione e commercio delle armi, obiettori alle guerre. Di che cosa ci dobbiamo vergognare, noi cristiani? Di essere nonviolenti? Di voler destinare i soldi per i poveri del mondo e non per le armi? Di essere per l'abolizione della pena di morte?”

 Da Jesus – mensile dei padri Paolini

 

| Home | Che cos'è Pax Christi | Chi siamo | don Tonino Bello | Monte Sole | Attività | Appelli/Campagne | Agenda pace | I Link |