3 Ottobre 2018:
Santuario di Santa Maria della Pace del Baraccano
Restiamo umani: nel rispetto dei diritti umani, la via per la pace
Momento di preghiera per i migranti:
 «Io cammino nel Mediterraneo»

74 anni fa, proprio in questi giorni, gli abitanti della zona di Monte Sole venivano ricercati, rastrellati e trucidati. Bambini, donne e uomini non venivano considerati essere umani da chi li ammazzava, ma stranieri, inferiori: era il tempo del concetto di razze e di razza superiore, di ghetti, di campi di concentramento…
Finita la guerra, c’era un consenso unanime da parte di tutti i popoli sui valori per non ripetere più gli orrori del passato.
Nella carta fondamentale di ciascun paese fu scritto, declinandola in base ad ogni cultura, l’impegno: “mai più!”
Ma, come diceva don Giuseppe Dossetti, siamo chiamati anche oggi a vigilare, a non addormentarci… perché le nostre coscienze non si assopiscano e trasformino il “mai più!” in un più accomodante “in certi casi si può fare!”, con il rischio di arrivare a “si può fare sempre, noi siamo diversi da loro… loro sono stranieri.”

Momento di silenzio

AUDIO: “1 - sea wach – mai più”

Canto “A bordo”

VIDEO E CANTO: “2 - a bordo 2”

Oppure

VIDEO E CANTO “2 – Stiamo tutti bene”

- momento di silenzio

Voci di Cronaca

(Preghiera inziale recitata insieme da tutta l’assemblea)

Dio di compassione ascolta le grida dei migranti,
dona conforto a coloro che soffrono a causa dei soprusi, del razzismo,
dona consolazione a coloro che piangono i propri morti,
da forza ai paesi vicini affinché accolgano i rifugiati,
converti il cuore di quelli che li maltrattano, li rendono merce umana, li accatastano in campi di concentramento,
proteggi chi si impegna a liberarli dalla schiavitù, a salvarli dalle acque del mare, ad accoglierli come fratelli,
per aiutare la convivialità delle differenze,
per vivere nel tuo shalom.

Dio di speranza, ispira i governanti a scegliere l’accoglienza al posto del rifiuto e della violenza e a ricercare la riconciliazione tra tutte le genti,
ispira compassione nella Chiesa universale per tutti i migranti della terra e dacci la speranza di un avvenire di convivenza fraterna,
di pace fondata sulla giustizia per tutti.
Noi ti chiediamo questo attraverso Gesù Cristo Principe della Pace e Luce del mondo. Amen

AUDIO: 3) Voci di cronaca

- momento di silenzio

Voci di Resistenza e Resilienza

Fogli A3 da leggere da distribuire tra i partecipanti (prima dell’inizio della veglia)
Poi una persona alla volta (come da numerazione, annunciata dal microfono con il numero: “voce 1…” “voce 2…”) legge solo la parte evidenziata in arancione. Dopo averla letta la mette per terra ai piedi dell’altare.

1) Risposta tagliente di un prete di Pistoia
2) Rifugiati e nonni di Lesbo Nobel Pace
3) Blitz di leghisti anti-migranti. I bagnanti cacciano i leghisti
4) Pistoia, chiuso centro di accoglienza
5) Bagnanti aiutano i migranti
6) Cedric Herrou vince la sua battaglia: aiutare i migranti non è reato
7) Migranti, nel sovraffollato campo di Lesbo i bambini tentano ogni giorno il suicidio
8) Storie di fuga e di riscatto
9) Piccolo è accogliente: il caso Sant’Alessio
10) Trento, da accolti ad accoglienti
11) La lezione di solidarietà ed accoglienza delle nonnine irpine

Quando tutti i fogli sono sparsi per terra ai piedi dell’altare la voce del microfono conclude il momento leggendo il seguente testo:

Sono "resistenti" e " resilienti"
- i pescatori dell'isola di Lesbo che , stanchi di raccogliere cadaveri in mare, ogni notte partono per soccorrere chi e' in pericolo di vita;
- gli abitanti di Lampedusa che si prendono cura dei migranti che continuano ad arrivare anche se giornali e tv non ne devono piu' parlare;
- i ragazzi e le ragazze francesi che affrontano processi per il reato di solidarieta'
- gli operatori delle ong che continuano a stare nel Mediterraneo nonostante le minacce, gli insulti e le volgari diffamazioni che ricevono;
- le chiese che in Usa e in Germania si proclamano "santuari-rifugio" per migranti senza permessi e documenti e sfidano leggi e poteri
- tutti quelli , anche in Italia, che nel silenzio e nella semplicita', danno ospitalita' e protezione ai migranti senza preoccuparsi del loro stato giuridico e della vergognosa criminalizzazione in atto;
- tutti coloro che rifiutano la logica gretta e razzista del "prima gli italiani...o i francesi... o gli americani" che porta anche a discriminare, come si sta progettando in Italia, su base etnica pure .i sussidi sociali

- momento di silenzio

Testimonianza

2 testimonianze

- momento di silenzio

Canto: Allelulia

Vangelo (Mt. 25,31-46)

31Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. 32Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, 33e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. 34Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, 35perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, 36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi". 37Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? 38Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? 39Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?". 40E il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me". 41Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, 42perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, 43ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato". 44Anch'essi allora risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?". 45Allora egli risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l'avete fatto a me". 46E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna".

Parola di Dio

Preghiere spontanee “Restiamo Umani”
Ogni preghiera spontanea non si conclude con “prega con noi”, ma con l’invocazione
“Restiamo umani”.
L’assemblea risponderà con il canto dello “Spirito Santo” (cantato 1 volta)

Padre Nostro cantato
Tutta l’assemblea si tiene per mano

Un biglietto per l’altro
Ciascuno scrive su un biglietto un proprio pensiero, senza firmarlo e poi lo deposita piegato nel cestino posto sopra l’altare.
Il cestino pieno dei biglietti verrà fatto girare tra l’assemblea e ognuno prenderà un foglietto che leggerà a casa prima di addormentarsi.

Canto finale

Jubilate Deo omnis terra.
Servite Domino in laetitia.
Alleluia, alleluia, in laetitia.
Alleluia, alleluia, in laetitia

Oppure

“Che sarà”

Paese mio che stai sulla collina
Disteso come un vecchio addormentato
La noia l'abbandono niente
Solo la tua malattia
Paese mio ti lascio io vado via
Che sarà che sarà che sarà?
Che sarà della mia vita chi lo sa?
So far tutto o forse niente
Da domani si vedrà
E sarà, sarà quel che sarà
Amore mio ti bacio sulla bocca
Che fu la fonte del mio primo amore
Ti do l'appuntamento
Come e quando non lo so
Ma so soltanto che ritornerò
Che sarà che sarà che sarà?
Che sarà della mia vita chi lo sa?
Come porto la chitarra
Se la notte piangerò
Una nenia di paese suonerò
Gli amici miei son quasi tutti via
E gli altri partiranno dopo me
Peccato perché stavo bene
In loro compagnia
Ma tutto passa tutto se ne va
Che sarà che sarà che sarà?
Che sarà della mia vita chi lo sa?
So far tutto o forse niente
Da domani si vedrà
E sarà, e sarà, sarà quel che sarà
Che sarà che sarà che sarà?
Che sarà della mia vita chi lo sa?
So far tutto o forse niente
Da domani si vedrà
E sarà, sarà quel che sarà