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21 Maggio 2014: Recita del Rosario Meditato - Misteri Gloriosi

21 Maggio 2014:
Santuario Madonna del Baraccano Chiesa della Pace
Recita del Rosario Meditato - Misteri Gloriosi

Canto:  Nada te turbe, nada te espante, quien a Dios tiene nada le falta. Nada te turbe, nada te espante, Solo Dios basta (2 v.)

1° Mistero - La resurrezione di Gesù.
Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. […] Disse loro: "Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?". E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. 
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: "Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto". Egli entrò per rimanere con loro.
(Lc. 24,13-16;25-29)

Divenire cristiani, non è tanto non appartenere a una comunità che instaura delle proibizioni (alimentari o altro), quanto unirsi a una comunità in movimento spinti dalla carità di Cristo ad andare verso tutti. Ogni cristiano viene introdotto mediante la Chiesa nelle scelte prioritarie di Gesù, nella sua logica, nel suo stile, nella sua comunione con Dio Padre nello Spirito.
(padre Paolo Dall’Oglio, “Innamorato dell’Islam credente in Gesù”)

Padre Nostro           Ave Maria (10 v.)              Gloria al Padre         Madonna della Pace 

Canto:  Nada te turbe, nada te espante, quien a Dios tiene nada le falta. Nada te turbe, nada te espante, Solo Dios basta (2 v.)

2° Mistero - L'ascensione di Gesù al cielo.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: 'Pace a voi!'. Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse: 'perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho'. Dicendo questo mostrò loro le mani e i piedi. ... Poi li condusse fuori Betania e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. (Lc 24,36-51)

"Benedetto sia l'Egiziano mio popolo, l'Assiro opera delle mie mani e Israele mia eredità" (Is. 19,25). Il Signore stende, quindi, il manto protettivo della sua benedizione su tutti i popoli della terra, desideroso che “il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.”(1Tm. 2,4). Anche noi cristiani, lungo le strade del mondo, siamo invitati – senza cadere nel sincretismo che confonde e umilia la propria identità spirituale – a entrare in dialogo con rispetto nei confronti degli uomini e delle donne delle altre religioni, che ascoltano e praticano fedelmente le indicazioni dei loro libri sacri, a partire dall’Islam che nella sua tradizione accoglie innumerevoli figure, simboli e temi biblici e che ci offre la testimonianza di una fede sincera nel Dio unico, compassionevole e misericordioso, creatore di tutto l’essere e giudice dell’umanità
(messaggio finale del Sinodo dei vescovi cattolici del 2008)

Padre Nostro           Ave Maria (10 v.)              Gloria al Padre         Madonna della Pace 

Canto:  Nada te turbe, nada te espante, quien a Dios tiene nada le falta. Nada te turbe, nada te espante, Solo Dios basta (2 v.)

3° Mistero - La discesa dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli riuniti in cenacolo.
Mentre il giorno di pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatté gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. (At 2,1-4)

"Sono l’unico sacerdote rimasto e qui, su decine di migliaia di cristiani, ne sono rimasti 66.
Come potevo lasciarli soli?
Il popolo siriano mi ha dato così tanto, tutto quello che aveva.
E se ora la gente soffre, io voglio condividere il loro dolore e le loro difficoltà.
Io non vedo musulmani e cristiani, io vedo esseri umani prima di tutto e soprattutto.
In questi giorni ci stiamo preparando per la Pasqua, riflettiamo sulla morte in Croce che si trasforma nella Resurrezione.
Ci sentiamo come se vivessimo in una valle di ombre,
ma possiamo vedere una luce in lontananza che ci guida verso la vita... ". 
(P. Frans Van der Lugt, gesuita ucciso in Siria lo scorso 7 aprile)

Padre Nostro           Ave Maria (10 v.)              Gloria al Padre         Madonna della Pace 

Canto:  Nada te turbe, nada te espante, quien a Dios tiene nada le falta. Nada te turbe, nada te espante, Solo Dios basta (2 v.)

4° Mistero - L'assunzione di Maria Santissima al cielo.
Benedetta sei tu, figlia, davanti al Dio altissimo più di tutte le donne che vivono sulla terra e benedetto il Signore Dio che ha creato il cielo e la terra e ti ha guidato a troncare la testa del capo dei nostri nemici. ... Tutto questo hai compiuto con la tua mano, egregie cose hai operato per Israele, di esse Dio si è compiaciuto. Sii sempre benedetta dall'onnipotente Signore.
(Gdt 13,18-20; 15,10)

"Se mi capitasse un giorno (e potrebbe essere anche oggi) di essere vittima del terrorismo che sembra voler coinvolgere ora tutti gli stranieri che vivono in Algeria, vorrei che la mia comunità, la mia Chiesa, la mia famiglia si ricordassero che la mia vita era donata a Dio e a questo Paese... Che essi accettassero che l'unico Padrone di ogni vita non potrebbe essere estraneo a questa dipartita brutale. Che pregassero per me: come potrei essere trovato degno di tale offerta? Che sapessero associare questa morte a tante altre ugualmente violente, lasciate nell'indifferenza dell'anonimato. La mia vita non ha più valore di un'altra. Non ne ha neanche meno. In ogni caso, non ha l'innocenza dell'infanzia. Ho vissuto abbastanza per sapermi complice del male che sembra, ahimé, prevalere nel mondo, e anche di quello che potrebbe colpirmi alla cieca. Venuto il momento, vorrei avere quell'attimo di lucidità che mi permettesse di sollecitare il perdono di Dio e quello dei miei fratelli in umanità, e nel tempo stesso di perdonare con tutto il cuore chi mi avesse colpito. Non potrei auspicare una tale morte. Mi sembra importante dichiararlo. Non vedo, infatti, come potrei rallegrarmi del fatto che un popolo che amo sia indistintamente accusato del mio assassinio. Sarebbe un prezzo troppo caro per quella che, forse, chiameranno "grazia del martirio", il doverla a un algerino, chiunque egli sia, soprattutto se dice di agire in fedeltà a ciò che crede essere l'islam. Conosco il disprezzo con il quale si è giunti a circondare gli algerini globalmente presi. Conosco anche la caricatura dell'islam che un certo islamismo incoraggia. E' troppo facile mettersi a posto la coscienza identificando questa via religiosa con l’integralismo dei suoi estremisti. L'Algeria e l'islam, per me, sono un'altra cosa: sono un corpo e un'anima. L'ho proclamato abbastanza, credo, in base a quanto ne ho concretamente ricevuto, ritrovandovi così spesso il filo conduttore del Vangelo, imparato sulle ginocchia di mia madre, la mia primissima Chiesa, proprio in Algeria e, già allora, nel rispetto dei credenti musulmani. Evidentemente, la mia morte sembrerà dar ragione a quelli che mi hanno frettolosamente trattato da ingenuo o idealista: "Dica adesso quel che ne pensa!". Ma costoro devono sapere che sarà finalmente soddisfatta la mia più lancinante curiosità. Ecco che potrò, se piace a Dio, immergere il mio sguardo in quello del Padre, per contemplare con lui i suoi figli dell'islam come lui li vede, totalmente illuminati dalla gloria di Cristo, frutto della sua passione, investiti dal dono dello Spirito, la cui gioia segreta sarà sempre lo stabilire la comunione e il ristabilire la somiglianza, giocando con le differenze. Di questa vita perduta, totalmente mia, e totalmente loro, io rendo grazie a Dio che sembra averla voluta tutta intera per quella gioia, attraverso e malgrado tutto. In questo grazie in cui tutto è detto, ormai, della mia vita, includo certamente voi, amici di ieri e di oggi, e voi, amici di qui, accanto a mia madre e a mio padre, alle mie sorelle e ai miei fratelli, e al centuplo, accordato come promesso! E anche a te, amico dell'ultimo minuto, che non sapevi quel che facevi. Sì, anche per te voglio dire questo grazie e questo “ad-Dio” con te. E che ci sia dato di ritrovarci, ladroni beati in paradiso, se piace a Dio, Padre nostro, di tutti e due. Amen! Inch Allah!!
(Lettera di frére Christian de Chergé, monaco trappista di Notre Dame de l'Atlas, in Algeria, ucciso dai fondamentalisti islamici il 21 maggio 1996, assieme a sei suoi confratelli)

Padre Nostro           Ave Maria (10 v.)              Gloria al Padre         Madonna della Pace 

Canto:  Nada te turbe, nada te espante, quien a Dios tiene nada le falta. Nada te turbe, nada te espante, Solo Dios basta (2 v.)

5° Mistero - L'incoronazione di Maria regina del cielo e della terra nella gloria del Paradiso.
Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di
dodici stelle. (Ap 12,1)

“Nel percorrere il cammino della vita verso il destino celeste, i cristiani sentono la vicinanza di Maria, Madre di Gesù; e anche l’Islam rende omaggio a Maria e la saluta come «eletta tra tutte le donne del mondo» (Corano III,42). La Vergine di Nazaret, Signora di Saidnaya, ci ha insegnato che Dio protegge gli umili e «ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore» (Lc. 1,51).
(dal discorso tenuto da san Giovanni Paolo II in occasione della visita alla moschea di Damasco)

Padre Nostro           Ave Maria (10 v.)              Gloria al Padre         Madonna della Pace 

LITANIE DEI SANTI DI OGGI

Dio, Padre di tutti, abbi pietà di noi che fratelli non siamo.
Gesù Salvatore degli oppressi, abbi pietà di noi che non ci facciamo liberare. 
Spirito Santo, che stai in mezzo a noi, abbi pietà di noi che non crediamo nella tua presenza. 
Accogli Padre misericordioso quanti con la vita, donata nel martirio, hanno testimoniato l’amore alla giustizia, alla pace, alla dignità di ogni uomo nella verità, e che ora desideriamo invocare come modelli di vita e mediatori di grazie.

Bartolomè de Las Casas, Leonidas Proano e Dom Tomas Balduino
 vescovi degli indios

pregate per noi

Oscar Arnulfo Romero, vescovo e martire dell’America latina,

prega per noi

Sergio Mendes Arceo, vescovo della solidarietà,

prega per noi

Chico Mendes, sindacalista, martire deIl’Amazzonia

prega per noi

Marianela Garcia, martire della giustizia e della pace,

prega per noi

Lele Ramin, missionario, martire per i senza terra,

prega per noi

Ignacio Ellacuria, gesuita, e piccola Celina, martiri del Centroamerica

pregate per noi

Steve Biko, giornalista e martire sudafricano,

prega per noi

Mohandas Gandhi, Martin Luther King, San Giovanni XXIII,
Albert Schweitzer, testimoni della nonviolenza

pregate per noi

Leone Tolstoj, Maria Montessori, don Lorenzo Milani, Aldo Capitini,
Jean Goss, educatori nonviolenti

pregate per noi

Dietrich Bonhoeffer, Tani Latmiral, Dorothy Day e Bertha Von Sutter, testimoni della nonviolenza

pregate per noi

S. Massimiliano,Franz Jaegerstatter, Rudolph Mayr-Nusser, primi martiri obiettori di coscienza

pregate per noi

Giorgio La Pira, Bentrand Russel, Olaf Palme, politici nonviolenti

pregate per noi

Don Zeno Santin, don Primo Mazzolari, David Maria Turoldo, Carlo Carretto, Ernesto BaIducci, Sirio Politi, don Tonino Bello,Carlo Maria Martini testimoni della radicalità evangelica,  

pregate per noi

Aldo Moro, Vittorio Bachelet, Ezio Tarantella martiri del terrorismo

pregate per noi

Piersanti Mattarella, Pio La Torre, Bonsignore e Peppino Impastato martiri del servizio politico

pregate per noi

Mauro Rostagno, Mauro Di Mauro, Walter Tobagi, Giancanlo Siani, Ilaria Alpi, Miran Hrovatin, Marcello Palmisano e tutti i giornalisti martiri della verità

pregate per noi

Ciaccio Montalto, Chinnici, Saetta, Livatino, Giovanni e Francesca Falcone, Borsellino, Terranova, martiri per la giustizia,

pregate per noi

Dalla Chiesa, Montana, Cassarà, Antiochia, Emanuela Loi e tutti i carabinieri e agenti uccisi dalle mafie,

pregate per noi

Libero Grassi, industriale, e Giordano, negoziante, martiri antiracket,

pregate per noi

Don Pino Puglisi e don Peppe Diana, sacerdoti uccisi dalla mafia,

pregate per noi

Donne maltrattate, violentate, uccise nelle case e in tutte le guerre,

pregate per noi

Donne siriane, nigeriane, indiane, sudanesi nostre sorelle,

pregate per noi

Bambini delle guerre dimenticate, e che vivono situazioni di violenza

pregate per noi

Bambini uccisi per le strade e dalle mafie, ora precocemente diventati santissimi angeli di Dio, vegliate sui nostri bambini perché siano domani uomini e donne migliori.

Amen.

Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre; tu che all'annunzio dell'angelo, ci hai rivelato l'Incarnazione del tuo figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore.

Canto:  Magnificat, magnificat, magnificat anima mea Dominum. Magnificat, magnificat, magnificat anima mea


 

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