La Nostra Lettera

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Carissimi, le notizie drammatiche che ci giungono dal Centro America in queste ultime ore ci sconvolgono perché pensiamo alla fitta rete di amicizie, collaborazioni, incontri che da molti anni Pax Christi intesse in particolare con EI Salvador e Guatemala.

Molti tra voi sapranno che, circa quindici anni fa, Mariella Tapella, del punto pace di Milano e membro del Consiglio Nazionale, scelse di stabilirsi in San Salvador per seguire più da vicino la promozione dei diritti umani e lo sviluppo di quella popolazione.

Pur tra mille rischi e difficoltà, Mariella è rimasta fedele al suo impegno e continua a seguire in particolare le attività delle comunità base. Ieri è riuscita a telefonare per assicurare tutti gli amici delle sue condizioni di salute, ma, nello stesso tempo, ci ha riferito della reale drammaticità della situazione.

Abbiamo già espresso a Mariella la nostra vicinanza, anche a nome di tutti gli aderenti e gli amici di Pax Christi, ma ora sollecitiamo gesti di solidarietà che possano sostenere anche la ricostruzione, che si preannuncia lunga e difficile. Lo diciamo anche sulla scorta dell'esperienza passata, che ha visto, purtroppo, questo paese già ferito da catastrofi di tale entità (1986). Nei prossimi giorni potremo esservi più precisi anche circa gli interventi su cui pensiamo di concentrare la nostra attenzione, per il momento a quanti volessero contribuire con offerte in danaro chiediamo di utilizzare il nostro conto corrente postale n. 16281503, intestato a Pax Christi - Via Petronelli n. 6 Bisceglie (BA), indicando con chiarezza "El Salvador" nella causale di versamento.

Vi chiediamo di diffondere l'appello per creare nuovi circuiti di solidarietà

PAX CHRISTI

Da:
EQUIPO DE SERVICIO PARACOMUNIDADES DE BASE SERCOBA

San Salvador, 15 gennaio2001

Grazie a Dio, abbiamo molti fratelli, amici e compagni, sebbene la fatica dì vivere, da anni in emergenze prodotte da fenomeni naturali come da situazioni umane politiche ed economiche, sia grande.
Nuovamente il Centroamerica è in emergenza: prima la situazione nicaraguense, guatemalteca e la guerra nel Salvador, poi il Mitch e altri uragani e calamità; le privatizzazioni, l'alto costo della vita, la disoccupazione, con l'aggravante che il 1° gennaio del nuovo anno è stata decretata la dollarizzazione, e questo ha significato un rialzo del 5% del costo della vita; inoltre il18% dì rincaro dei seroizi dì prima necessità: acqua, luce, terefono e imposte in generare.

L 'economia ha subito un terremoto, uno sconvolgimento che sta portando ad un esplosione sociale. Alle  ore 11.30 del 13 gennaio 2001, tutto il Centroamerica fu sconvolto da un gran movimento tellurico, specialmente il SalCvador; essendo l'epicentro sulle sue coste. Al momento in cui scriviamo questa nota, sono state riscontrate 20 popolazioni colpite: quelle intorno alla capitare e località all'interno del paese. Si dìce egualmente che i morti siano già più dì 500, 1200 feriti e più dì 20.000 case distrutte in dìversi punti del territorio. Dato che le comunicazioni, l'acqua e l'energia elettrica sono sospese, supponiamo che il numero sia maggiore e - che andranno crescendo le cifre. Ora che la catastrofe c'è stata, si notano sensibilmente le debolezze strutturali; un alta percentuare dì strade sono cedute e la risposta del comitato dì Emergenza Nazionare è insufficiente e si è formato un Comitato dì R.accolta dì aiuti, capeggiato da imprese private; aggravando la situazione del paese perché queste si approfittano e condizionano politicamente l'offerta degli aiuti, per la ricostruzione dì abitazioni.
Il nostro appello dall'Equipe dì Servizi alle Comunità dì Base (SERCOBA) è per le comunità più colpite; specialmente alle famiglie più disagiate. (anche come assistenza Sociale e Psicologica).

gennaio 2001

P. Rutilio Sanchez
Mariella Tapella