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MAGGIO 2001

GIUSEPPE LAZZATI
Un cristiano nella città dell'uomo

Giuseppe LazzatiNoi siamo la Chiesa.
Il nostro linguaggio si abitui a non definire Chiesa la sola gerarchia della Chiesa. Chiesa non sono soltanto il Papa, i vescovi, i sacerdoti, siamo anche noi come battezzati.
Bisogna far sentire l'unità della Chiesa e la responsabilità dei laici. Non più laici passivi, ma coscienti dei loro diritti e doveri. "
(da un discorso del marzo 1947)

 

 

 

 

 

Relatori: Dott. Armando OBERTI Postulatore della Causa di Beatificazione
Marcello Malpensa
ed Alessandro Parola, ricercatori dell'Istituto per le Scienze
Religiose di Bologna

Giovedì 17 Maggio
ore 20,45

presso il Villaggio del Fanciullo - via Scipione del Ferro 4 - nel salone del centro dehoniano

 

Sono trascorsi ormai quindici anni dalla morte di Giuseppe Lazzati (1909-1986), eppure nel corso di questo periodo il suo profilo di uomo di fede e di cultura non ha cessato di attirare tanto la memoria e la profonda riflessione di chi ne ha condiviso ideali e progetti, quanto il vivo interesse di chi - leggendo i suoi testi - è rimasto affascinato dalla coerenza e dal rigore intellettuale che hanno contraddistinto la figura di questo cristiano ambrosiano, "protagonista silenzioso" di molti dei passaggi decisivi della storia dell'Italia repubblicana e della chiesa italiana del dopoguerra.
Dopo essere stato deportato nei "lager" nazisti nel settembre 1943 per il rifiuto di aderire alla repubblica di Salò, Lazzati partecipò ai lavori dell'Assemblea Costituente e fu deputato nella prima legislatura repubblicana, svolgendo la propria attività politica nelle file del "gruppo dossettiano"; negli anni della nascita dei primi governi di "centro-sinistra" fu invece direttore del principale giornale cattolico del nord Italia. Sul fronte ecclesiale e culturale, fin dalla gioventù ricoprì ruoli dirigenti in varie associazioni laicali, fondò un istituto secolare contribuendo alla formalizzazione canonica di questa esperienza ed infine, divenuto rettore dell'Università Cattolica nel corso della contestazione studentesca, fu chiamato ad un difficile compito di rielaborazione delle sue finalità culturali. Negli ultimi anni di vita, nel clima eccitato e febbrile della "Milano da bere", fondò l'associazione "Città dell'uomo", volta a rilanciare un'idea alta della politica.
L'incontro si articolerà in due momenti: la presentazione di alcuni aspetti della figura di Giuseppe Lazzati e il successivo dibattito attorno ai temi esposti.
In particolare le relazioni svilupperanno due delle linee fondamentali del pensiero di Lazzati: da una parte la convinzione - più volte ribadita - della necessità di una maggiore formazione culturale dei cattolici come premessa irrinunciabile ad una corretta partecipazione alla vita politica (M. Malpensa, "Pensare politicamente": da Civitas Humana a Città dell'Uomo); dall'altra la dimensione della laicità come condizione secolare della missione ecclesiale del  cristiano, autorevolmente assunta dal Concilio Vaticano II (A. Parola, La laicità, chiave di volta della sua riflessione).

L'incontro è organizzato da

Pax Christi Punto pace Bologna         e                       circolo Acli Giovanni XXIII
con la collaborazione delle Acli Provinciali                  

 

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